ASSISTENZA SOCIALE PRIVATA
UN AIUTO PER SINGOLI E FAMIGLIE

Foto realizzata da Alessandro Tiraboschi - Image and Photography

L’assistenza sociale privata si occupa di strutturare consulenze di aiuto personalizzate che hanno alla base la centralità e l’unicità della persona. Questi percorsi, infatti, tengono conto della relazione esistente tra le molteplici dimensioni dell’essere umano (biologiche, psicologiche, sociali, culturali e spirituali) e il suo contesto relazionale e di vita.

In questa logica, come assistente sociale, effettuo visite domiciliari in Piemonte e Liguria e svolgo una funzione di raccordo per mettere in relazione i privati con il sistema di enti pubblici o realtà del Terzo Settore, a seconda delle esigenze personali individuate insieme al cliente.

Nel corso degli anni, le mie consulenze si sono sviluppate in due settori principali: il sostegno ai caregiver familiari e il supporto in situazioni di disagio personale percepito in risposta a fatti concreti di natura sociale come un lutto, le conseguenze post esordio di una malattia cronica, la perdita di lavoro, ecc.

Mi rivolgo, quindi, a singoli o famiglie che si trovano a vivere momenti delicati, durante i quali si necessita di affiancamento per affrontare in modo concreto problematiche complesse.

Per far fronte alla complessità e alla singolarità di ogni situazione, il mio metodo di lavoro è incentrato su obiettivi e risultati che si perseguono in una logica collaborativa tra professionista e cliente.
Inoltre, spesso agisco in maniera complementare ad altri professionisti o a servizi pubblici come il medico di medicina generale, lo psicologo o i servizi sociali.

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Come è sTruTuraTo il mio lavoro consulenziale di assisTenTe sociale privaTa?

Insieme alle persone che mi contattano, dopo un primo colloquio conoscitivo, avvio un procedimento metodologico in cui si individuano i problemi oggetto delle consulenze e si stabiliscono traguardi concreti di miglioramento effettivo e verificabile.

Nelle situazioni particolarmente complicate, innanzitutto si effettua un lavoro esplorativo il cui esito è la costruzione di un piano d’azione partecipato di suddivisione di ruoli, competenze ed attività.

Il presupposto alla base della consulenza è la certezza che ogni persona che fa parte del problema, può scegliere di essere anche protagonista della soluzione.

Il mio ruolo è quello di supportare un processo virtuoso di fronteggiamento della situazione difficile senza sostituirmi al cliente.
L’assistente sociale privata, infatti, mette a disposizione le proprie conoscenze anche di carattere legale ed è garante di un metodo per il superamento dei problemi che si affrontano insieme.

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Consulenze e percorsi personalizzaTi di sostegno ai caregiver familiari

Nell’ambito del lavoro di cura possono presentarsi necessità anche molto diverse tra loro: risolvere un problema specifico, ottimizzare le strategie, organizzare il proprio tempo, ottenere formazione adeguata e supporto per affrontare mansioni pratiche o difficoltà emotive e relazionali.

In tutte queste circostanze, le consulenze mirano a coadiuvare i familiari di persone anziane o con disabilità nella costruzione di un sostegno adeguato.

Un punto cardine del lavoro è volto a conciliare il ruolo di cura con tutti gli altri aspetti identitari della propria vita affrontando eventuali dilemmi etici che sono all’ordine del giorno, soprattutto quando ci si sente investiti dalla responsabilità di assicurare cura e benessere a un familiare.

È infatti possibile sia ritrovare l’equilibrio tra il ruolo di caregiver e la propria dimensione personale, sia gestire situazioni concrete come l’acquisizione di tecniche utili all’assistenza quotidiana o la selezione della badante più adatta.

  • Analisi e individuazione del problema
  • Definizione di un approccio strategico e operativo
  • Eventuale formazione tecnica per mansioni pratiche d’assistenza
  • Supporto per l’accesso ai servizi di competenza

Meglio a casa con servizi di assistenza domiciliare o l’inserimento in una struttura sanitaria?

Una domanda ricorrente, che accomuna molti, ma per cui non c’è mai una risposta giusta o sbagliata in assoluto. Scegliere non è semplice e la decisione è presa sempre in modo personale dopo una condivisa e attenta analisi dei pro e dei contro.

Occorre mettere in relazione il proprio punto di vista, la comprensione della realtà e gli aspetti emotivi di tutte le persone coinvolte nella decisione, facendo anche un bilanciamento puntuale delle risorse economiche a disposizione. Inoltre, spesso è necessario interfacciarsi con gli enti preposti all’integrazione socio-sanitaria.

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ProgeTTi di viTa per le persone con disabiliTà e procedimenTi Tutelari

“Ora ci sono io… E dopo?”
Questo è l’interrogativo principale che si pongono tanti genitori di figli adulti con disabilità.
Spesso, se i genitori sono anziani hanno necessità di sostegno nell’immediato e di progettualità per il futuro. È proprio in queste situazioni che sono al fianco delle famiglie.
Disegnare una vita a misura delle abitudini, delle necessità e dei desideri della persona assistita mettendola al centro del progetto come essere umano a tutto tondo si può fare!

Nei primi colloqui, se possibile, coinvolgo tutto il nucleo familiare per analizzare e conciliare esigenze concrete e aspirazioni, così da poter indirizzare verso la costruzione personalizzata del presente e del futuro, anche in linea con i presupposti normativi.

Elaboriamo insieme una strategia operativa fatta di piccoli passi e dell’individuazione o del coinvolgimento di eventuali tutori, amministratori di sostegno, enti pubblici o associazioni, per realizzare un progetto attivo, efficace e duraturo nel tempo.

  • Analisi delle necessità e degli obiettivi
  • Strategia funzionale ad hoc, supporto motivazionale nell’organizzazione di una rete sociale operativa
  • Consulenze informative su azioni di tutela e strumenti giuridici (trust)
  • Ricorsi di apertura di amministrazione di sostegno
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La legge Dopo di Noi n.112/2016 tutela, specificamente e per la prima volta nell’ordinamento italiano, i diritti delle persone con disabilità prive del sostegno familiare.
È volta a favorirne il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone e istituisce il Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare. Il Fondo è destinato a interventi per favorire percorsi di deistituzionalizzazione e supporto alla domiciliarità, per la permanenza temporanea in una soluzione abitativa extrafamiliare o di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana.

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AssisTenza sociale privaTa in siTuazioni di disagio personale

Come mai così tante persone, oggi, fanno esperienza di un profondo senso di disorientamento e inadeguatezza? Hai mai pensato che alcuni disagi che percepisci come personali siano correlati al vivere in una società sempre più complessa, orientata alla performance e in rapido mutamento?

Qualsiasi malessere emotivo è, certo, legato alla persona che lo prova, ma anche al qui e ora in cui l’individuo si trova a viverlo.

Per questo, la consulenza che metto in atto grazie al modello di lavoro sociale per la cura dell’identità attiva un percorso personalizzato che tiene conto dell’esperienza soggettiva, dello scenario relazionale e del contesto virtuale individuando come ogni aspetto influenzi la propria identità.

Insieme, definiamo il disagio percepito in una nuova prospettiva, evitandone la patologizzazione e procedendo a tappe verso una rinnovata consapevolezza di sé.

  • Costruzione di una definizione personale del disagio percepito
  • Analisi della problematica specifica in chiave sociale
  • Acquisizione di una nuova consapevolezza
  • Supporto nell’attivazione funzionale presso eventuali enti di interesse
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La patologia sociale è studiata come fenomeno dalla sociologia e dalla politica sociale, mentre, il lavoro sociale si occupa di studiare come le circostanze esterne e interne si intersecano nel qui e ora, nelle storie di vita della persona andando a creare disfunzioni.
Questo è l’oggetto del lavoro di cura su cui si focalizza l’azione professionale basata sul modello di cura sociale.

Gabriele Zen Sabrina Paola Banzato, settembre 2019

BARBARA VENTURELLO
Assistenza sociale privata e aziendale

Iscritta all’Albo professionale
dell’Ordine degli Assistenti sociali

+39 366 99 95 530

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